L'Archivio e il Teatro della memoria
Flatus Vocis nasce come laboratorio di archiviazione della produzione artistica di Mario Fallini e della letteratura critica, iconografica, saggistica e storico-letteraria ad essa affine. Il progetto, oltre ad archiviare e rendere disponibili per la prima volta sul web i repertori fotografici e testuali di più di 40 anni di attività dell'autore, risponde al tentativo di indagare e definire una prima rete di immagini tra le opere, al fine di strutturare un'architettura concettuale assimilabile, per ispirazione, al Teatro della Memoria descritto da Giulio Camillo ne "L'Idea del Theatro" e protesa, nelle finalità, alla realizzazione di un personale teatro della memoria dell'Autore da cui: "...nasceranno nuove figure e nuove composizioni derivate dalle figure già date, delineando altra memoria a venire". [Mario Fallini] |
Web 2.0
Tutto il materiale pubblicato su Flatus Vocis è disponibile per la consultazione anche sulle piattaforme Flickr (foto) e Issuu (cataloghi e scritti di critica), alle quali è possibile accedere da tutte le pagine del sito attraverso la sidebar sul lato destro dello schermo in cui troverete anche i social links di Twitter e Facebook.
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Gli Scritti di Critica
Gli Scritti di Critica sono una sezione in costante aggiornamento dedicata a commenti, riflessioni e approfondimenti sviluppati negli anni da critici e storici dell'arte a riguardo del lavoro di Mario Fallini e delle tematiche via via affrontate lungo la sua carriera. Un'opportunità di dialogo e di grande stimolo per nuovi contributi e suggestioni. |
I Cataloghi e le Mostre
La sezione raccoglie i Cataloghi realizzati in occasione delle più importanti mostre tenute da Mario Fallini. Essa è articolata in pagine dedicate a ciascuna mostra con galleria delle opere esposte e i contenuti dei cataloghi disponibili sia per la lettura online, sia per la navigazione ipertestuale flipbook, sia in pratici dossiers pdf scaricabili e stampabili. |
L'Autore: Mario Fallini
Nato ad Alessandria nel 1947, interessato al rapporto parola e immagine adatta tecniche e materiali ai suggerimenti che gli derivano da varie discipline (iconologia, mnemotecnica, critica warburghiana) traducendoli con procedimento analogico e metaforico in opere che il titolo integra in modo sostanziale. Dal 1989 dedica il suo impegno alla riscrittura mediante calligrammi di opere come Il Milione e Le Mille e una notte esposta con La Carta della Memoria nel 2004 nella Biblioteca dell'Università di Pisa nell'ambito del convegno tenutosi alla Scuola Normale Superiore dal titolo Con parola brieve e con figura durante il quale presenta il video Un Concettismo. |