La silhouette di questo elefante (animale dalla proverbiale memoria) non poteva che essere tracciata con un calligramma tratto in parte da "L'idea del Theatro" di Giulio Camillo. Il teatro luogo della memoria universale, di molteplici infiniti rimandi e nessi tra le discipline è ora idealmente concentrato nel corpo del pachiderma. Dal ventre dell'animale spunta un cassetto aperto contenente una colonna, un ennesimo rimando al teatro di Camillo e alle sette colonne della conoscenza, così come il cassetto richiama i "loci" della memoria. Fallini rispetto ai lavori precedenti fa un'operazione opposta: non siamo più di fronte all'ennesima e fedele riproduzione di illustrazioni tratte da altri repertori (di cui il Ripa costituisce una fonte quasi inesauribile) ma alla realizzazione di un'immagine allegorica ex novo. Ecco allora che il calligramma dell'elefante diventa una porta d'accesso a più rimandi e riferimenti, sia letterari che iconografici. E' un'opera ricca di elementi che assurge alla dignità di allegoria poiché effettivamente in grado di "argomentare con immagini diverse"
Camilla Bertolino |
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