Vincenzo Cartari autore "De le Imagini de i dei de gli antichi", descrive come il dio Vertunno si mutasse in diverse forme, come spesso mutano i pensieri negli uomini. Alcuni lo dissero anche dio dell'anno perchè secondo le stagioni, le sue facce si trasformavano e offrivano l'occasione di fare azioni contradditorie: un dio della permanenza attraverso il cambiamento. Questo paradossale lavoro si presenta con l'immagine della testa di una reclame fuori moda delle matite "Presbitero" (parola che significa più vecchio) su una parte di calendario dove si succedono nomi di ragazze che compiono diciotto anni in quei giorni. La testa di Presbitero, posizionata sulla luna calante, è priva della chioma di matite che ormai ricoprono ( come capelli caduti in seguito alla senilità ) una parte del calendario. L'associazione tra il vecchio e le giovani è legata all'illusione dell'uomo di fermare il tempo e alla patetica ambizione di "possedere" una diciottenne al giorno e proprio nel giorno del suo compleanno. "Questo è il problema..." diceva il poeta. In questo caso la questione riguarda la trasformazione nel tempo, la vecchiaia; tema che Crono sottopone agli uomini e che molti di loro si rifiutano di accettare.
Ernesto Lampugnani |
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