"L'edificazione di Utopia io la desidero con tutto il cuore. Non per me: per gli altri. Quale felicità posso io trarre dal presente? Il presente io non lo vedo. Il presente io non lo conosco. Il presente a me sfugge. Sia consentito anche a noi dire, con tutto il rispetto possibile, e in senso molto diverso: il nostro regno non è di questo mondo. Ci sia consentito aggiungere che se tutti gli uomini fossero simili a noi, ossia uomini "senza presente", rivalità e lotte, e tutti i drammi e i dolori che ne derivano cesserebbero di colpo, perché il campo di battaglia del mondo non è il passato né il futuro, non la memoria né la speranza, ma il Presente." Alberto Savinio
tratto da " scritti dispersi, Tommaso Campanella"
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