L'ippogrifo è montato su un supporto di ferro che, se mosso diventa un dondolo. Il sogno e la realtà dell'infanzia sono vissute in questo lavoro. Il movimento lo rende sfuggente e "immaginario". Il corpo dell'animale favoloso è interamente coperto dalla scrittura. I temi sono il riassunto dell' Orlando Furioso (che troviamo nei manuali scolastici), il proemio, la fuga di Angelica e la pazzia di Orlando. L'idea del dondolo rimanda al poema dove i personaggi seguono una narrazione verticale e orizzontale. Gli episodi si interrompono e vengono alternati ad altri per ritornare con un moto, appunto, altalenante. Il "Sovramondo" dell'Ariosto è qui rivisitato tra la notte e il giorno da una cavalcata fiabesca tra i suoi racconti.
Ernesto Lampugnani |
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